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tratte dalla lingua parlata. | 391 |
pratori alla bottega, mentre il merciaiuolo li va a cercare colla merce.
Messo — cursore del tribunale che porta le citazioni.
Mestare — si dice di chi si adopera in una o più cose senza discernimento e per sola smania di fare: talvolta ha pure il senso di comandare, di far la prima parte in un’impresa.
Mestiere — sapere il mestiere vale far bene una qualche cosa.
Mettere alle strette alcuno — vuol dire non lasciargli altra scelta che o di fare ciò che gli si impone, o di patir danno.
Mettersi coi piedi e colle mani — adoprarsi con ogni sforzo ed ingegno possibile.
Miccino — fare o dare a miccino, fare o dare con parsimonia.
Minestra — si usa spesso in senso generico per significare quei mezzi di sostentamento che ogni uomo cerca di assicurarsi; tener dalla minestra, abbracciare quel partito che garantisce la paga e con essa il da vivere.
Miscea — una miscea vale un nonnulla.
Mogio — avvilito, facile a condursi a volontà altrui.
Molle — arnese da attizzare il fuoco; spropositi da prender colle molle vale spropositi tanto madornali, da prendersi colle molle, come fossero cose materiali.
Monco — dicesi d’uomo privo delle mani, ed in generale d’uomo che non può fare uso di tutte le sue facoltà; e anche di cosa in qualche parte manchevole.
Mondi — esiger mondi, esiger cose grandissime e quasi impossibili.
Montanino — uomo di montagna.
Morchia — si chiama la posatura densa e puzzolente di un liquido qualunque, ma più specialmente dei liquidi oleosi.
Mortorio — nell’uso familiare si adopera per significare una riunione senza allegria, e nella quale la gente è trista come se assistesse ad un uffizio da morti.
Mota — il fango della strada.
Motriglio — fanghiglia immonda.
Mozzare il fiato — togliere il respiro; — sentirsi mozzare il fiato vale sentirselo mancare per aria infetta che si respiri.
Muffa — propriamente è la vegetazione che nasce sulle cose mal custodite, prodotta dall’umido; ma si usa anche per superbia.
Mulinare — si dice del vento estivo che aggira in piccole spazio la polvere e le foglie, a modo di tromba.
Mungere — per traslato vale cavar denari.
Mura — in quattro mura vale in casa, prendendo le parti per il tutte; e si usa sempre parlando della vita solinga che si con-