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388 spiegazione di alcune voci


Indolenzito — dolente per patito costringimento.

Infarinato — in senso proprio vale ricoperto leggermente di farina; per modo traslato essere infarinato di lettere vale avere una qualche istruzione letteraria.

Infatuarsi — divenir fatuo da tanto che si è presi d’una cosa che piace.

Infilare — propriamente vale passare il filo nella cruna dell’ago; per similitudine si usa anche in senso di porsi addosso vestiti, stivali ec., infilandovi le braccia o le gambe; e in senso traslato esprime il trovare finalmente una cosa dopo aver fatti molti tentativi per ricercarla, come chi aguzza gli occhi e tenta e ritenta per far passare il filo dalla cruna dell’ago: così si dice infilar la strada, la rima ec.

Inghebbiato — che ha ripieno il ghebbio o sia lo stomaco; dicesi di pollo ben pasciuto.

Ingollare — trangugiare, mandare in gola.

Ingombro — dicesi tuttociò che impedisce senza pro la locomozione sia nelle vie, sia nelle case.

Ingozzarsi una cosa — vale sopportarla senza risentirsene; ingozzati del bue significa sopporta di esser chiamato bue.

In riga — sotto colore, in aspetto.

Insaccare — metter nel sacco; ma si usa anche in senso generico per cacciare confusamente persone o cose in un luogo.

Insafardare — sporcare una cosa con materie grasse e sucide.

Insudiciare i ginocchi — vale inginocchiarsi, prendendo l’effetto per la causa.

Insudiciare il grado — far onta al proprio grado con parentado ignobile.

Intasare — si dice propriamente di fogna o canale dove per ostacolo racchiuso non possa scorrere liberamente l’acqua o l’aria; è usato anche per significare l’effetto della flussione che chiude il passaggio del respiro dalle narici.

Intendere a sordo — si usa sempre congiunto alla particella negativa: non intendere a sordo vale saper fare suo pro delle cose udite.

Intesestar sulle intese, cercare con ogni cura di saper cosa che interessi.

Intingolo — salsa, manicaretto.

Intonaco — dicesi propriamente lo strato di calce che ricopre le muraglie; e come ogni altra parola la quale indichi ciò che nasconde la sostanza d’un oggetto, si usa per apparenza.

Introdurre alcuno in qualche luogo — vale presentarcelo; fatti introdurre dice il Poeta, e s’intende fatti presentare.

Intruglio — mescolanza senza nome, di cose diverse.