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tratte dalla lingua parlata. | 385 |
Gattabuia — prigione; andare, mandare alcuno in gattabuia, vale andare, mandare alcuno in prigione.
Genía — schiatta; si usa sempre a significare mala origine.
Gingillare — propriamente significa perdere il tempo in nonnulla; il Poeta peraltro l’usa come derivativo di Gingillino.
Gingillino — dicesi l’uomo che con minute arti arriva ad ottenere uno scopo. Il Poeta ha allargato il senso di questa parola imponendola al tipo dei cercatori d’impieghi, che con astuzie codarde giungono spesso ai più alti uffici.
Giocar di tutti — vale rischiar tutto, a somiglianza del giuocatore disperato, che rischia sopra una carta tutto il danaro che gli rimane.
Giocare — spesso si usa in senso di scommettere; gioco che l’hanno in tasca come noi. — Il Poeta scrive spesso gioco e giocare invece di giuoco e giuocare, seguendo anche nella ortografia la pronunzia popolare della parola.
Giocare ai bussolotti — vale spesso ingannare, facendo apparire ai creduli quello che non è, come fa appunto il giuocatore di bussolotti.
Giocarsi una cosa — vale esporsi al pericolo di perderla; e anche perderla per propria colpa. Il tale s’è giocato l’impiego.
Giovare — questo verbo si usa volgarmente in senso molto diverso da quello accettato nella lingua scritta: si dice non mi giovo d’una cosa per significare sento repugnanza ad una cosa, e vale tanto per repugnanza fisica che prende lo stomaco, quanto per repugnanza morale che viene da generoso sentire. Non così nel modo di dire — fare a giova giova — che ha il senso di fare ad aiutarsi a vicenda.
Gira gira — vuol dire prova e riprova, tenta e ritenta.
Girandolare — girare in qua e in là senza scopo determinato.
Girar largo — vale muovere da lungi, sia colle parole sia coi fatti per arrivare al fine che si ha in mente, acciò la gente non se ne apponga.
Girarrosto — arnese da cucina per fare arrostire la carne girandola sui carboni infilata nello spiede.
Giudizio — assennatezza; uomo di giudizio vale uomo che fa bene i fatti suoi.
Giulebbarsi una cosa — vale conservarla con cura, come si conservano le frutta nel giulebbe; si usa per lo più in senso ironico.
Giunta — dar per giunta, dar per soprapiù.
Gnorsíe — idiotismo in vece di sì signore.
Gobba — schiena; far la robba a suon di gobba vale accumular denari a forza di faticare di schiena.