Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
384 | spiegazione di alcune voci |
scuglio di cose vili e sucide; così il Poeta dicendo — del basso popolo — la fricassea — intese il carname dei cadaveri volgari.
Friggere — si dice del romore che fa l’olio che bolle, e per traslato d’ogni altra cosa che gli somiglia.
Frignare — è il piangere interrotto e compresso dei fanciulli.
Fritto — cose fritte e rifritte vale cose notissime, dette e ridette.
Frizzo — lepidezza pungente.
Frollo — propriamente si dice di animale ucciso che comincia a guastarsi per vicina putrefazione; in senso traslato, vale malaticcio, debole ec.
Fronzoli — ornamenti ricercati: essere in fronzoli vale essere vestito in gala.
Frullar per la testa — vale passar nella immaginazione confusamente: si dice nello stesso senso gli gira, gli bolle.
Frullo — si dice il suono che fa il volo dell’uccello che si leva rapido da terra; pigliare a frullo, pigliare a volo.
Frutto di stagione — cosa accomodata ai tempi.
Fumo — si usa per vanagloria, ambizione ec.
Fungaia — dicesi quella moltitudine di funghi che spuntano in piccolo spazio di terra, ed ordinariamente a piè degli alberi. Applicata la parola ad uomini, ha sempre un senso tristo, come malefica è per lo più la qualità dei funghi che nascono a grosse fungaie.
G
Gabbare — ingannare; gabbate il poi, ingannate l’avvenire, cioè gli uomini che verranno.
Gabbato — ingannato con astuzia.
Gabellare alcuno — vale supporre che abbia una tal qualità; come alle dogane il gabellotto designa la qualità della merce per dedurne la misura del dazio che deve pagare.
Galla — spingere a galla vale spingere una cosa alla superficie dell’acqua perchè non si sommerga.
Galletto — gallo giovane; pietanza usatissima in tutti i desinari alla buona.
Gambale — è la forma di legno che usano i calzolaj per tener diritta la tromba dello stivale; qualche volta si chiama così la tromba stessa dello stivale, cioè la parte che fascia la gamba.
Gangheri — star nei gangheri, stare a dovere, come sta la porta quando è bene fissa nei suoi gangheri o arpioni.
Ganza — l’amante.
Garga — dicesi di donna astutissima.