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tratte dalla lingua parlata | 379 |
Crepare — si usa per morire, ma sempre in senso spregiativo e senza ombra di pietà.
Creste — si chiamano talvolta per similitudine le scuffie o berrette delle signore.
Crocifero — per crociato; s’intende cavaliere.
Cucinare — oltre il senso proprio, ha pur quello di trattar male, sacrificare; così siamo ben cucinati vale siamo bene acconci.
Cucire — si usa spesso in senso generico di unire: star cuciti vale star sempre uno presso l'altro.
Cullare — addormentare i fanciulli ondulandoli nella culla.
Cuoia — si usa per membra; ma propriamente significa la pelle, con traslato preso dagli animali, la pelle dei quali serve a fare il cuoio.
D
Da capo — di nuovo, una seconda volta.
Dar ansa — dare occasione, incoraggiare.
Dar carta bianca ad uno — vale dargli facoltà di dire o di fare quello che meglio gli sembri; include però sempre l’idea di mandato, ed equivale ad un mandato libero.
Dar della polvere negli occhi — modo di dire che vale allucinare altrui, togliergli il modo di veder chiaro nelle cose.
Dar di frego — cancellare, come si fa scrivendo, che si ricuopre d’un frego la parola che vuolsi cancellare.
Dare in tisico — aver sintomi di tise.
Dare un fermo — fermare all’improvviso un oggetto che si muove, opponendogli un ostacolo invincibile.
Dar fune — dar campo e libertà d’azione; modo di dire preso dai marinaj, che all’infuriare del vento slentano la fune alla nave ancorata in porto.
Darla a bere — darla ad intendere, far credere altrui quello che non è.
Dar nel naso — offendere, destar sospetto.
Darsi al serio — doventar serio, passare dalla giovanile spensieratezza alla gravità d’uomo maturo.
Dar una mano — aiutare.
Dar vita per vita — si dice per significare energicamente la volontà deliberata di subire tutte le possibili conseguenze d’un partito preso, vi fosse pur fra queste la morte.
Debole — tastare il debole d’alcuno vale tentarlo in ciò che egli ha di più sensibile, o come dicono i Francesi nella sua suscettività.
Degnare alcuno — vale trattare con lui non guardando alla sua bassa condizione.