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tratte dalla lingua parlata. | 369 |
Andar di palo in frasca — deviare dal soggetto principale del discorso.
Andar per le corte — andar diritto allo scopo senza riguardi secondarii, cioè per la via più corta.
Andar sotto — parlandosi del sole, vale tramontare; quando il sole è andato sotto, quando è tramontato.
Animo — se ti dà l’animo, se vinci la repugnanza, se hai coraggio, ec.
Annacquato — mescolato con acqua; dicesi per traslato d’ogni cosa non schietta, ma unita a sostanza di altra natura.
Annaspare — si dice di chi si adopera in una cosa senza aver concetto chiaro di quello che fa o che vuol fare.
Antifona — si usa per significare un discorso che fa presentire la conclusione o il fine per il quale è fatto.
Appestare di vernice — propriamente vale puzzare del puzzo di vernice; il Poeta peraltro applica questo modo di dire a chi mentisce se stesso agli occhi altrui colla vernice di false apparenze.
Appetto — a paragone.
Appuntellarsi ad alcuno — vale cercare il suo appoggio.
Appuntino — precisamente.
Arar diritto — vale fare il suo dovere scrupolosamente.
Arfasatto — dicesi d’uomo che fa le cose alla sbadata, e però non riesce buono a nulla.
Aria — in senso proprio prender aria vale uscir all’aperto; in senso traslato qualche volta si usa per superbia, alterigia. — Aver l’aria vale aver l’aspetto, l’apparenza; stare in aria con alcuno vale stargli in superbia; darsi l’aria vale darsi l’apparenza.
A ridosso — a dosso, ma colla differenza che a ridosso si usa parlando di cosa che venga a colpirci repentinamente.
Armeggío — confusione d’atti e di cose delle quali chi vede non capisce distintamente il fine.
Armeggione — uomo che si affaccenda per fini occulti e non retti.
Armonico — capo armonico vale cervello balzano; modo di dire preso forse dai musici, che spesso come i pittori ed i poeti sovrabbondano di fantasia.
Arnese — sentirsi bene in arnese, sentirsi in buona salute.
Arrabattarsi — affaticarsi in una cosa con grande sforzo, ma con poca conclusione.
Arrandellato — si usa nel senso di gettato là alla peggio, come si getterebbe un randello che è un pezzo di legno informe.
Arrembato — si dice di cavallo spossato di fatica che mal può camminare; e per simiglianza anche d’uomo.
Arrovellato — stravolto dall’ira.