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360 sonetti.

IN MORTE D’UNA SORELLA DI LATTE.



Noi pargoletti al sonno lusingava,
     Dolce acchetando i puerili affanni,
     Il canto istesso, e fra gli stessi panni
     Una stessa mammella alimentava.

Perchè la nostra compagnia ti grava,
     E ad altra regïon dispieghi i vanni?
     Teco, sorella mia, degli ultimi anni
     Partir l’ultimo pane omai sperava!

Tu dalla mensa di quaggiù levata
     Prima di me, t’assidi innanzi a Dio,
     E al convito degli Angeli beata

D’ogni cosa mortal bevi l’oblio;
     Io della vita incerta e sconsolata
     Crescer sento amarezza al labbro mio.