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358 sonetti.

Per occulta virtù, che dall’aspetto
     Di bella verità prende argomento,
     A quella meta sollevarmi io tento
     Ch’è principio e cagion d’ogni diletto.

E se per un sentiero aspro e negletto,
     Giovine e solo, io mi conduco a stento,
     Di giorno in giorno con dolcezza sento
     Avvicinarmi al Ben dell’intelletto.

Ogni basso pensier fuggo, e discaccio
     Da me la soma dell’antico limo
     Onde ha virtude e il buon volere impaccio.

E fissando lo sguardo al Centro primo,
     Arditamente l’universo abbraccio,
     E dal nulla mi sciolgo e mi sublimo.