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a amalia rossi restoni. 353


Con lui parla, e risponde
     Una favella da lei sola intesa,
     E l’uno all’altro il suo desir palesa,
     E l’un nell’altro l’amor suo trasfonde.

Presso la culla amata
     Tacita siede, e immobil la diresti;
     Ma parla il volto, e si trasmuta in questi
     Pensieri della mente innamorata. —

A questa prima vita
     Nove mesi in me stessa io ti formai,
     Or dal mio latte avrai
     Nuovo incremento a questa prima vita.

Teco vegliar m’è caro,
     Gioir, pianger con te: sublime e pura
     Si fa l’anima mia di cura in cura,
     Che in ogni pena un nuovo affetto imparo.

Come sul caro viso
     Per me ti spunta di bellezza il fiore,
     A te così nel core
     Il giglio educherò di Paradiso.

Deh cresca alla materna ombra fidato
     Il peregrino stelo,
     E ognor benigno il cielo
     Vivido a me lo serbi, e intemerato.

Oh se per nuovo obietto
     Un di t’affannerà gentil desio,
     Ti risovvenga del materno affetto!
     Nessuno t’amerà dell’amor mio.