Pagina:Versi di Giuseppe Giusti.djvu/37


all'amica lontana. 13


Il sai, d’uopo ho di te: sovente al vero
     Di cari sogni io mi formava inganno;
     87E omai l’occhio, il pensiero
     Altre sembianze vagheggiar non sanno;
     Ogni più dolce cosa
     90Fugge l’animo stanco e in te si posa.

Ma così solo nel desio che m’arde
     Virtù vien manco ai sensi e all’intelletto,
     93E sconsolate e tarde
     Si struggon l’ore che sperando affretto:
     Ahimè, per mille affanni
     96Già declina il sentier de’ miei begli anni!

Forse mentr’io ti chiamo, e tu nol sai,
     Giunge la vita afflitta all’ore estreme;
     99Nè ti vedrò più mai,
     Nè i nostri petti s’uniranno insieme:
     Tu dell’amico intanto
     102Piangendo leggerai l’ultimo canto.

Se lo spirito infermo e travagliato
     Compirà sua giornata innanzi sera,
     105Non sia dimenticato
     Il tuo misero amante: una preghiera
     Dal labbro mesto e pio
     108Voli nel tuo dolore innanzi a Dio.

Morremo, e sciolti di quaggiù n’aspetta
     Altro amore, altra sorte ed altra stella.
     111Allora, o mia diletta,
     La nostra vita si farà più bella;
     Ivi le nostre brame
     114Paghe saranno di miglior legame.