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frammenti. 317


Colla vista in alto assorta
     Muove Empedocle le piante,
     E cadendo non ha scôrta
     La voragine davante.
     Che ti val studio del vero,
     Se fallisci il tuo sentiero?

Che ti vale il forte acume
     Della mente irrequïeta,
     Se t’abbagli in troppo lume,
     Se sbattuto oltre la meta
     Ricadesti in cieco errore
     Per trascorso di vigore?

A ciascuno è dato un punto
     Al suo sè convenïente:
     O varcato o non raggiunto,
     Tu disperdi egualemente
     La virtù che ti misura
     Il Signor della natura.

Chi per manco di potere,
     O per troppa lontananza,
     Inesperto fromboliere
     Non avvista la distanza,
     Vide il sasso andar distratto,
     O morire a mezzo il tratto.

Chi sostenne a forte altezza
     Del pensier la gagliardia,
     Moderò colla saviezza
     Del saper la bramosia,
     E si mosse a certo segno
     Colla foga dell’ingegno.