Colla vista in alto assorta
Muove Empedocle le piante,
E cadendo non ha scôrta
La voragine davante.
Che ti val studio del vero,
Se fallisci il tuo sentiero?
Che ti vale il forte acume
Della mente irrequïeta,
Se t’abbagli in troppo lume,
Se sbattuto oltre la meta
Ricadesti in cieco errore
Per trascorso di vigore?
A ciascuno è dato un punto
Al suo sè convenïente:
O varcato o non raggiunto,
Tu disperdi egualemente
La virtù che ti misura
Il Signor della natura.
Chi per manco di potere,
O per troppa lontananza,
Inesperto fromboliere
Non avvista la distanza,
Vide il sasso andar distratto,
O morire a mezzo il tratto.
Chi sostenne a forte altezza
Del pensier la gagliardia,
Moderò colla saviezza
Del saper la bramosia,
E si mosse a certo segno
Colla foga dell’ingegno.