Pagina:Versi di Giuseppe Giusti.djvu/317


il congresso de' birri. 293


Gua’, spero anch’io che i Popoli
     Vadano in perdizione:
     Ma se toccasse ai Principi
     A dare il traballone?

Colleghi, il tempo brontola:
     E ovunque mi rivolto,
     Vi dico che, per aria
     C’è del buio, e dimolto!

Il mondo d’oggi è un diavolo
     Di mondo sì viziato,
     Che mi pare il quissimile
     D’un cavallo sboccato:

Se lo mandate libero,
     O si ferma, o va piano;
     Più tirate la briglia,
     E più leva la mano.

Io, queste cose, al pubblico,
     Certo, non le direi:
     In piazza fo il cannibale,
     Ma qui, Signori miei,

Qui, dove è presumibile
     Che non sian Liberali,
     Un galantuomo, è in obbligo
     Di dirle tali e quali.

Sentite: io per la meglio
     Mi terrei sull’intese;
     Vedrei che piega pigliano
     Le cose del paese;

E poi, senza confondermi
     Nè a sinistra nè a destra,
     Principe o Repubblica,
     Terrei dalla minestra.