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istruzioni a un emissario. |
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Franco ma destro. A primo non è bene
Buttarsi a nuoto come fa taluno,
Che quando ha dato il tuffo e’ non si tiene,
E tanto annaspa che lo scopre ognuno.
Prender la lepre col carro conviene,
Girar largo, non essere importuno,
Tastare e lavorar di reticenza,
Con quel giudizio che pare imprudenza.
Far la vittima no, non vi consiglio,
Perchè il ripiego è noto alla giornata;
Da sedici anni in qua, codesto appiglio
Tanta gente in quei luoghi ha bindolata,
Che si conosce di lontano un miglio
La piaga vera e la falsificata.
Anzi vantate, e fatevene bello,
Che nessuno v’ha mai torto un capello.
Fatto che vi sarete un bravo letto
Nell’animo di molti, e decantato
Vi sentirete per un uomo schietto,
E dei fatti di qua bene informato,
Dite corna di me, ve lo permetto,
Dite che dormo, che sono invecchiato;
Inventatene pur, se ve ne manca,
Chè, come dico, vi do carta bianca.
Del ministro di là dite lo stesso
Ne’ Caffè, ne’ Teatri, in ogni crocchio;
Anzi, a questo proposito, v’ho messo
Sul passaporto un certo scarabocchio,
Ghe vuol dire, inter nos, ordine espresso
Di lasciar fare e di chiudere un occhio.
Andiamo: ora che siete in alto mare,
Ecco la strada che vi resta a fare.