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storia contemporanea. |
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Entra in casa, spalanca la vetrata
Con lì pronta la carta e il calamaio,
E un’ora sana non era passata
Che già n’avea bollati un centinaio.
Contento per quel dì della retata,
Chiappa le scale e trotta arzillo e gaio,
De’ tanti Commissari al più vicino,
E là, te gli spiattella il taccuino.
Con una gran risata il Commissario,
Lette tre righe, lo guardò nel muso,
E disse: bravo il sor Referendario!
La fa l’obbligo suo secondo l’uso:
Si vede proprio che ha perso il Lunario,
E che ne’ Pazzerelli è stato chiuso.
La non sa, Signor mio, che Su’ Altezza
Ora al Buonsenso ha sciolta la cavezza?
— Su’ Altezza? al Buonsenso? E non corbello!
Al Buonsenso...? non era un crimenlese?
Ma qui c’è da riperdere il cervello!
O dunque adesso chi mi fa le spese? —
So io dimolto? gli rispose quello;
Che fo l’oste alle birbe del paese?
Animo, venga qua, la si consoli,
La metterò di guardia a’ borsaioli.