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al medico carlo ghinozzi. |
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Se sofisma di scuola
Gli valse il dolce mai
D’una lacrima sola!
Liberamente il forte
Apre al dolor le porte
Del cor, come all’amico;
E a consultar s’avvezza
Il consigliero antico
D’ogni umana grandezza.
Ma a gente incarognita,
I mali della vita
Sentono di barbarie;
È bel trovato d’ora
Accarezzar la carie
Che l’osso ci divora.
Se dal vietato pomo
Venne la morte all’uomo,
Oggi è medicinale
All’umana semenza,
Cotto dallo speziale,
L’albero della Scienza.
Su, la fronte solleva,
Povera figlia d’Eva;
Lo sdegno del Signore
Il Fisico ti placa,
E tu senza dolore
Partorirai briaca.
Chiudi, chiudi le ciglia,
E sogna una quadriglia:
Che importa saper come