Fa di tenerlo in giorno, e raccapezza
La chiacchiera, la braca, il fattarello;
Tutto ciò che si fa, da Su’ Altezza
(Per così dire) infino a Stenterello.
Sia l’ozio, il posto o la meschinità,
Chi comanda è pettegolo, si sa.
Se il Diavolo si dà1 che ti s’ammali,
Visite, amico, visite e dimolte:
Metti sossopra medici, speziali,
Fa’ quelle scale centomila volte;
Piantagli un senapismo, una pecetta,
E bisognando vuota la seggetta.
Se l’omo guarirà, fattene bello:
Se poi vedi che peggiora e che muore,
A caso perso, bacia il chiavistello,
E lascia nelle péste il Confessore.
Il morto giace, il vivo si dà pace,
E sempre s’appuntella al più capace.
Colle donne di casa abbi giudizio;
Perchè, credilo a me, ci puoi trovare
Tanto una scala quanto un precipizio,
E bisogna saper barcamenare.
Tienle d’accordo, accattane il suffragio;
Ma prima di andar oltre, adagio Biagio.
Se avrà la moglie giovane, rispetto,
E rispetto alle serve e alle figliuole:
Se l’ha vecchia, rimurchiala a braccetto,
Servila, insomma fai quello che vuole:
Oh le vecchie, le vecchie, amico mio,
Portano chi le porta; e lo so io.
- ↑ Darsi il Diavolo, cioè darsi la disgrazia, modo usato dal popolo che con molto accorgimento fa tutt’una cosa di disgrazia e di Diavolo.