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204 | gingillino. |
Ringhia lo spirito
Del mio lodato
Nell’abominio
Lì rotolato.
Scorda l’ambrosia
Del tuo Parnaso,
Calza gli zoccoli,
Turati il naso,
Musa, e tenendoti
Su la sottana,
Scendi al motriglio
Dell’empia tana.
Come in immagini
Lerce e falsate,
Nella Tebaide
Al Santo Abate
Pìovean le luride
Torme dell’Orco,
Sporcando il trogolo
Perfino al porco;
Per furia idrofoba
Che giù gli mena,
Così nel baratro
Sbocca una piena
D’infami Rabule,
Di Birri e Spie,
A mucchi, a vortici,
A litanie.
Ohimè che l’aere
Maligno e tetro
La casta Vergine
Respinge indietro,