Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
xix |
NOTA DELLE EDIZIONI
dei componimenti di giuseppe giusti fatte per sua cura,
o col suo consenso, e da lui riconosciute.1
La seguente nota bibliografica dà il compiuto elenco delle edizioni che il Giusti fece o consentì che si facessero dei suoi Versi. Non abbiamo tenuto conto delle edizioni apocrife, sì perchè non tutte da noi conosciute, sì perchè prive di ogni autorità.
1834. | Al Padre Bernardo da Siena.
In una piccola Raccolta onoraria, pubblicata nella Quadragesima del 1834, quando predicava nella Primaziale di Pescia questo egregio Cappuccino. — Pisa, Tipografia Nistri e C. In-8. — Alla pag. 7. — Col nome dell’Autore. |
1838. | La Fiducia in Dio, statua di Bartolini. — Sonetto.
Col nome dell’Autore. — Nella Viola del Pensiero, Miscellanea di Letteratura e Morale. mdcccxxxix. (Pubblicata sul finire del 1838.) — Livorno, presso i Fratelli Sardi. In-12. — Alla pag. 167. |
1839. | Affetti di una Madre.
Col nome dell’Autore. — Nella Viola del Pensiero, Ricordo pel mdcccxl, Anno II. — Livorno, dalla Tipografia di P. Vannini, 1839. In-12. — Alla pag. 59. |
1841. | All’Amico nella primavera del 1841.
Col nome dell’Autore. — Nella Collezione di inediti componimenti di amena Letteratura, pubblicata col titolo: La Rosa di Maggio. — Firenze, 1841. Tipografia di Felice Le Monnier. In-16. — Alla pag. 92. |
1841. | In occasione delle feste triennali di Pescia. — Versi lirici.
Pescia, pei Fratelli Natali, 1841. In foglio aperto. — Senza il nome dell’Autore. |
- ↑ Vedi la Lettera alla signora marchesa Luisa D’Azeglio, premessa dall’Autore a’ suoi Versi (Livorno, 1844), e l’Avviso che precede i Nuovi Versi pubblicati dal Baracchi, e riportato nella Prefazione di questo volume. Ivi però nella enumerazione delle poesie uscite a stampa, che il Giusti riconobbe per sue, cinque di esse non sono da lui rammentate, cioè: Al Padre Bernardo da Siena; — In occasione delle Feste triennali di Pescia; — Per la morte dell’unica figlia di Urania e Marco Masetti; — Versi saffici; — Contro un Letterato pettegolo e copista.