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PARTE SECONDA.
Partì l’ultimo lo sposo,
Sopraffatto dal pasticcio
E dall’obbligo schifoso
Di legarsi a quel rosticcio.
Con quest’osso per la gola
Si ficcò tra le lenzuola.
Chiuse gli occhi, e gli parea
D’esser solo allo scoperto;
E un grand’albero vedea
Elevarsi in un deserto;
Un grand’albero, di fusto
Antichissimo e robusto.
Giù dagl’infimi legami
Fino al mezzo della fronda
Spicca in alto, stende i rami
E di frutti si feconda,
Che, di verdi, a poco a poco
S’incolorano di croco.
Un gran nuvolo d’uccelli,
Di lumache e di ronzoni,
Si pascevano di quelli
E beccavano i più buoni;
Tanto che l’albero perde
L’ubertà del primo verde.