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la scritta. 149


Colori semplici,
     Capi strigliati,
     Gentili occhiaie,
     Visi slavati;

Sostanza tenue
     Che poco ingombra,
     Anello medio
     Fra il corpo e l’ombra;

Sorrisi fatui,
     Moti veloci,
     Bleso miscuglio
     D’estranee voci;

E nell’intonaco,
     Nelle maniere,
     L’arte che studia
     Di non parere.

Così velandosi
     Beltà sfruttata
     D’una modestia
     Matricolata,

Riduce a stimolo
     Fin l’onestà,
     E per industria
     Si volta in là.

Ma già il notaio,
     Disteso l’atto,
     Si rizza e al pubblico
     Legge il contratto.

Giù giù per ordine
     Si firma, e poi
     Per sala girano
     Bricchi e vassoi;