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GLI UMANITARI.



Ecco il Genio Umanitario
     Che del mondo stazionario
                    Unge le carrucole.

Per finir la vecchia lite
     Tra noi, bestie incivilite
                    Sempre un po’ selvatiche;

Coll’idea d’essere Orfeo
     Vuol mestare in un cibreo
                    L’Universo e reliqua.

Al ronzio di quella lira
     Ci uniremo, gira gira,
                    Tutti in un gomitolo.

Varietà d’usi e di clima
     Le son fisime di prima;
                    È mutata l’aria.

I deserti, i monti, i mari,
     Son confini da Lunari,
                    Sogni di geografi.

Col vapore e coi palloni
     Troveremo gli scorcioni
                    Anco nelle nuvole;

Ogni tanto, se ci pare,
     Scapperemo a desinare
                    Sotto, qui agli Antipodi;