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per un reuma d'un cantante. |
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Pianto sguaiato, che del mondo vecchio
In noi l’uggia trapianta e il malumore!
Purchè la pancia il cuoco, ed un tenore
C’empia l’orecchio,
Che importa a noi del nobile intelletto
Che per l’utile nostro anela e stenta,
Del Poeta che bela e ci sgomenta
Con un sonetto?
Dell’ugola il tesoro e dei registri
Di noi stuccati gli sbadigli appaga:
Torni Dante, tre paoli; a te, la paga
Di sei Ministri.
Signor! Tu che alla pecora tosata
Volgi in aprile il mese di gennaio,
E secondo il mantel tarpi a rovaio
L’ala gelata,
Salva l’educatrice arte del canto;
A te gridano i palchi e la platea:
Miserere, Signor, d’una trachea
Che costa tanto.
Anzi del cranio rattrappiti e monchi
Gli organi lascia che non danno pane,
E la poca virtù che vi rimane
Cali ne’ bronchi.
S’usa educar, lo so; ma è pur corbello,
Bimbi, chi spende per tenervi a scuola!
Gola e orecchi ci vuole, orecchi e gola;
Pêste al cervello!