Suona la squilla. Sulla via frequente
Sparsa di fronde e di silvestri fiori
In adorno vestir esce la gente, 20Parchi coloni e semplici pastori,
Che lungo il prato in bipartita schiera
Addensando si van, come talvolta
In fondo all’orizzonte, che s’annera, 24Nuvola sovra nuvola si affolta.
Ecco tu spunti fra l’ombrose piante
E di subito cessa ogni bisbiglio;
Con intento desìo nel tuo sembiante 28Ecco si affisa immobile ogni ciglio.
O quanti voti il popolo raccolto
Non forma in cor! quanti pensier felici,
Mentre tu passi e con benigno volto 32A’ tuoi cari sorridi e benedici!
E te messo di Dio la madre addita
Venerabonda a’ pargoletti figli,
Cui ne’ duri cimenti della vita 36Luce sarai d’esempi e di consigli.
Ma la pudica giovinetta in petto
Accoglie altri pensier, mentre ti vede;
Previen co’ voti il dì che benedetto 40Per te fia l’amor suo dell’ara al piede.