Piramidi fastose
Son larici e cipressi;
L’età del mondo ascose
190Leggo scolpite in essi.
Il grato mormorio
Dell’acqua che là scorre
Dice all’erbette: addio,
Io parto, che vi occorre?
195Volete nutrimento?
Verso di me stendete
Le barbe e in un momento
Il nutrimento avrete.
In ricompensa al rivo
200L’albero i rami stende,
E dall’ardore estivo
Coll’ombra lo difende.
Oh i corrisposti affetti!
Oh i ben locati offici!
205Inanimati oggetti
Fra lor son come amici.
Nè credere che l’onde
Sien sole; alla fontana
Galleggia e mi risponde
210Col gracidar la rana.