115Son mia superba reggia
Questi sublimi monti:
La mäestà passeggia
Sulle petrose fronti.
Quale beltà s’aduna,
120Quanta grandezza in essi!
Umana possa alcuna
Non è che vi si appressi.
Osserva come sorgono
Di sopra le foreste,
125E tra le nubi sporgono
Le trarupate creste!
Quante in que’ gran burrati
In que’ cespugli e grotte
Di rettili e d’alati
130Erran viventi frotte!
L’aquile in ciel sospese
Tesson con ala immota
Intorno alle scoscese
Rocce l’aerea rota.
135Felci e vitalbe intorno,
Ellere a gran festoni
Sono i tappeti, onde orno
Le altere mie magioni.