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MARTINO.

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dal siciliano di Giovanni Meli.





    L’uomo che vaneggiando esce di via,
Scosso dal collo l’amoroso freno
Della saggia natura,
Perde il polo di vista e va smarrito;
5E quanto più da quella si dilunga
Tanto perduto più si trova e sente,
Quando i folli pensieri
Gli dan tregua per poco e il van desio.
Richiamarsi colà donde partío.

    10Per qualche tempo illusïon gioconde
A lui saran gli splendidi palagi
Della città, le pompe, il lusso e gli agi;
Ma poi cresciuti in core
Sente gli affetti nequitosi e questi
15Crescer sente col crescere degli anni,
Della sua mente già fatti tiranni.