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la vita solitaria. | 391 |
La combattuta antenna
Stride: subita notte il giorno asconde;
Il nocchier smorto accenna
Alleggerir le sponde,
70E l’accolto tesor si getta all’onde.
D’un desco poveretto
Io son contento, che la pace infiori
Nè attossichi il sospetto;
Sian gli alabastri e gli ori
75Di chi non teme d’Africo i furori.
E mentre irrequïete
Sen van le genti dalla patria in bando
Punte dall’acre sete
O d’oro o di comando,
80Sdraiato all’ombra io poserò cantando;
Sdraiato all’ombra, avvolto
D’ellera i crini e d’apollinea fronda,
Ad ascoltar rivolto
Il suon della gioconda
85Lira che intemerati estri seconda.