Cori d’allegro imene,
O di trionfo olimpiche canzoni
Accanto alle serene
Note, che disprigioni 70Dall’ardente tuo cor, son freddi suoni.
A che nascose fonti
L’onda beata attingi? a che pianure?
A che marine o monti?
Dolci d’amor le cure 75Sempre ti son? non provi odî e paure?
Al tuo gioir commista
Esser doglia non può: de’ suoi languori
Te noia non attrista;
Canti i tuoi lieti amori, 80Ma dell’amor gli occulti tedî ignori.
Sia che tu vegli o dorma,
Scerner la morte a te non si disdice
In più benigna forma,
Che a noi sognar non lice; 85O sì vispa saresti e sì felice?
Trepidi innanzi, indietro
Noi volgiam le pupille: al desco accanto
Veggiam starci il ferètro;
E se lo bagna il pianto, 90Esce più dolce dalle labbra il canto.