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AD UNA ALLODOLA.
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dall’inglese di Percy Bysshe Shelley.
Salute a te, salute,
Volatrice gentil, che dai profondi
Cieli di note argute
Non meditati effondi
5Torrenti di che l’alto etere inondi!
Diritta al ciel tu sali,
Come di foco nuvoletta, e pendi;
Rotata indi sull’ali
L’immenso azzurro fendi
10Ed a’ tuoi regni nuovamente ascendi.
Nel tremolo baleno,
Che da ponente di dorata lista
Solca alle nubi il seno,
Tu navighi non vista,
15Navighi d’altri cieli alla conquista.