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344 | in morte di marco antonio dalla-torre. |
O fortunato, che partendo avanti
Che di vecchiaia assaporarsi il fiele,
225Presso Dio raccogliesti i passi erranti!
O quanti scogli! o quanto mar crudele,
Marco, a tergo lasciasti! a quanti inganni
228D’instabil vento ascose hai le tue vele!
Fortunato due volte! a te gli affanni
Noti non furo di una lunga etade
231E le noie compagne agli ultimi anni;
Ma fra le dolci muse e le beate
Arti d’Apollo, placido vedesti
234Chiudersi il giro delle tue giornate.
Vanne, o gloria d’Italia, e de’ celesti
Al santo coro ti frammischia: assai
237Di te felice il secolo già festi.
Di lassù, finchè gli astri avranno rai
E scenderanno alla marina i fiumi,
240Da questa valle sollevarsi udrai
Alle sfere il tuo nome e i bei costumi.