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LA PARTENZA PER L'ESIGLIO.
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Elegia III del Libro I dei Tristi
dello Stesso.
Quando alla notte orribile
Io col pensier ritorno,
Che sotto il ciel romuleo
4Fu l’ultimo mio giorno;
Quando cotante io medito
Dolcezze che lasciai,
Di subitana lagrima
8Molli ancor sento i rai.
Era il mattin già prossimo;
E per regale editto
Io da’ confini italici
12Uscir dovea proscritto.
Mente non ebbi e spazio
Di apparecchiarmi: immenso
Sbalordimento all’anima
16Moto avea tolto e senso.