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158 le nuove generazioni.


     Voi di alma e forze interi;
Voi non dal dubbio e da' litigi affranti,
A cui l'orrenda servitù di ieri
68Spettro già pare che sognaste infanti,

     Le pristine ghirlande
Della patria sul crin ricomponete:
A voi la consegniamo armata e grande:
72Abbia leggi da voi, gloria e quïete.

     Gli avi remoti, oscuro
Popolo di fuggiaschi e di pastori,
Fêro assai più, quando cangiando il duro
76Vomer nel brando e ne’ cruenti allori,

     Tolsero all’umil cuna
Italia pargoletta e sovra soglio
Olimpico, maggior della fortuna
80La locaro col Fato in Campidoglio.

     Nè tutti i figli accolti
Sotto un vessillo, come voi, vedea
Questa gran madre, ma squarciata i molti
84Tiranni e le fraterne ire piangea,

     Quando Vinegia a’ regni
Veleggiava del sole; e le ruine
Di Argo e di Atene sui pisani legni
88Veniano a ravvivar l'arti latine.