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il taglio dell'istmo di suez. |
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Noi futuri del mondo agitatori
All’occaso movemmo. Il cielo avverso,
E sterile il terren, se di sudori
44Pria non asperso,
Destar l’insita fiamma. Alla natura
Noi contendemmo il pauroso regno;
E bello di costanza e di sventura
48Fulse l’ingegno.
Austera dea, necessità le menti
Di vero in ver per ardua via sospinse:
Co’ facili commerci in un le genti
52Il mare avvinse.
Sursero imperi e disparîr: coverse
Barbara notte i rai d’ogni dottrina;
Ma civiltà rifolgorando emerse
56Dalla ruina.
Or lieta della Fè, che in un amplesso
I suoi possenti popoli comprende,
Verso il cheto splendor di un dì promesso
60Europa ascende.
Vieni a vederla! Assisa in sulle soglie
Dell’orïente e di superbe sorti
Italia consapevole t’accoglie
64Entro a’ suoi porti.