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AD UN RUSCELLO.

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     Fresco ruscel, che dal muscoso sasso
Precipiti tra i fiori e la verzura,
E mormorando tristamente al basso
4Ratto dilegui per la valle oscura,

     Rammenti ancor, quando assetato e lasso
Del vagar lungo e dell’estiva arsura
Io giovinetto ratteneva il passo
8Tacito a contemplar l’onda tua pura?

     Era quello l’april de’ miei verdi anni,
Degli anni miei sereni che fuggiro
11Su’ veloci del tempo invidi vanni,

     Al modo stesso, che le dolci e chiare
Tue linfe, amabil rio, di giro in giro
14Dal patrio colle van fuggendo al mare.