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SONETTO I
Il Manzo a dimenarsi si sollazza,
Cozza col muro e vi si dicervella;
Con la coda si scopa e si flagella,
Scote le corna e mugge e soffia e razza.
Con l’unghia alza la polve e la sparnazza;
Bassa ’l capo, rincula e s’arrovella,
Stira la corda, strigne la mascella,
E sbalza e salta e fin che può scorrazza.
Dálle al muro: oh per certo e’ gli vuol male.
Ve’ come gli s’avventa: animo: guata
Se non par ch’aggia a farne una focaccia.
Oh gli è pur duro, Manzo, quel rivale.
Va, Coso, e ’l tasta d’una tentennata,
E gli ’nfuna le zampe e glien’allaccia.
E s’ oggi non gli schiaccia
Il maglio quelle corna e quel capone,
Vo’ gir sul cataletto a pricissione.