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nere l’effetto, e di spandere sopra un più gran numero i beni ammucchiati su pochi.


Annotazioni.

Tema una vita peggiore. Sembra necessario di esaminare con maggior precisione questa riflessione. Supponiamo la troppa disuguaglianza delle fortune ridotta all’estremo, cioè ad un solo Proprietario, per metterla in confronto con un’esatta legge Agraria, che dividesse le terre precisamente su tutti gl’Individui. Dico, che in questo caso gli effetti sarebbero diversissimi. Quest’unico Proprietario a misura che andasse acquistando tutte le terre (perchè sarebbe impossibile, che si realizzasse in un momento un simile acquisto) se le circostanze de’ territorj, che andasse di mano in mano acquistando, lo permettessero, sicuramente farebbe coltivare le terre abbandonando la direzione, e Commmercio de’ prodotti ai coltivatori, i quali diverrebbero non puri manuali, o braccianti, ma fittabili, e intraprenditori della Coltura; e questo ricchissimo Proprietario sarebbe istrutto dall’esperienza a contentarsi di un reddito pagabile in danaro dagl’intraprenditori, sempre meno curandosi, a misura che sarebbe più ricco, dell’Economia della sua proprietà, purchè fosse sicuro del reddito. Dunque un tal Proprietario diverrebbe il Monarca di tutti i suoi Coltivatori, cioè nella supposizione di tutta la Nazione, ed i suoi redditi sarebbero tributi, e la Proprietà unica si sfran-


tume-