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se questo è il tuo male, siccome io penso, saper dei che ha molti rimedj, quantunque sembri mortale a chi lo prova. Intanto è necessario che ti conforti, posciachè per renderti grata altrui ti sarà di nocumento la tristezza, la quale consuma l’avvenenza benchè fresca, come la nebbia fa languire le erbe più delicate. E così la donna loquace insisteva nelle esortazioni, finchè la ridusse a palesarle l’arcano del suo cuore. Poichè ebbe udito l’ancella, piacevolmente abbracciandola, sorrise; di che sdegnata Saffo discacciavala dispettosamente, e quella nondimeno paziente confortatrice, soggiunse: Per certo sono degna di scusa, se anticipatamente rido di un male immaginario, il quale suole manifestarsi con tristi sintomi, e poi si cangia in lietissime avventure. Perocchè, prima di tutto, imeneo sana l’animo infermo, il quale immergendo chi lo implora nella fonte istessa de’ suoi desiderj, più brevemente che non sai, ne spegne la sete. E quindi se