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avendo interrogato alcuno chi ella fosse, parendomi fra di tutte distinta e vezzosa, intesi che sia da lui grandemente amata. Alle quali parole Saffo viepiù turbata interrogò; Ne sapresti il nome? Non curai di saperlo, rispose la innocente Dorilla, e le offerse di nuovo i fumanti cibi. Crudeli sono al certo gli officj degli animi tranquilli, ogni qualvolta assumono l’impiego di esortare quelli che sono sconvolti nella procella di mesti pensieri. Tu porgi, o sincera vergine, colle tue ingenue parole fuggite dalla lingua inesperta, amarissimo veleno, mentre a lei offri cortesemente i cibi nauseosi ad un seno già ricolmo di affanni. Alzossi smaniando Saffo, corse alle sue stanze, e vi si racchiuse. Rimasero turbati i genitori, attonita Dorilla, ed immobili i servi che assistevano al convito. Ma Rodope ancella alquanto provetta, e che ebbe cura della puerizia di Saffo, si accostò discretamente alla porta, urtandola colla estremità delle dita, chiamando insieme lei con