Pagina:Verri - Le avventure di Saffo e la Faoniade, Parigi, Molini, 1790.djvu/71

dimostrava nelle tristi sembianze la infermità del cuore. Che hai figlia, le disse Scamandronimo, che ti perturbi l’animo, onde così ti veggiamo compassionevolmente sedere? Ed ella (siccome accade nelle estreme afflizioni, le quali si credono nascoste con vano sforzo) rispose, E che? non son io sì come soglio? Non già, soggiunse Cleide madre affettuosa, anzi mi attristi così vedendoti qual non ti vidi mai da prima: deh! spiega, donde in te è penetrato questo dolore, che fosti finora il miglior condimento delle nostre mense colla tua piacevole, e giovenile allegrezza. Vivete in pace (rispose Saffo alquanto amaramente, siccome già le fosse tedioso il ripetuto interrogare) non sempre è il cielo sereno, onde non è maraviglia, se anche la mente nostra sia variabile al par di lui. E come avviene, disse Scamandronimo, che torni dalla festività, ove concorri ansiosamente, senza narrarci con piacevole facondia, per sollievo degli anni nostri,