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va al foro; alla quale distanza non poteva giungere un dardo, quantunque scoccato da robusto arciero. Si presentarono dieci cursori vestiti in sajo succinto, con leggierissimi coturni, ed avvolti in largo manto. Si posero quindi in ordinanza a piè dell’atrio del tempio, donde era il principio dello stadio, e vicendevolmente guardandosi con emula curiosità, gettò ciascuno leggiadramente dagli omeri il manto raccolto da i seguaci. Apparvero le persone loro snelle in quel leggiero vestimento, e senza ritardo al primo cenno della già imboccata tromba, tutti in un tempo si slanciarono, mostrando e nell’impeto della corsa, e nell’avidità degli sguardi verso la meta, quel violento desiderio, ond’erano animati, della sperata vittoria. Erano già alquanto trascorsi in retta schiera l’uno non superando l’altro di minimo spazio, quando quegli ch’era di mezzo crebbe il suo corso, ed avanzò alquanto. Gli altri, che erano a lato di lui, sforzaronsi parimenti di raggiunger-