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Plutarco, vogliono, che sia stato Fobo Focense della stirpe del vecchio Codro re di Atene.

Io rispettando l’autorità di costoro, vedendo la quistione non ancor decisa, ardisco di avanzare una mia congettura, ed accordo questo vanto a Deucalione. Egli fu uno de’ saltanti, come costa dall’ode terza di questo poemetto. La mitología c’insegna, che da Prometeo nacquero tutti gli altri uomini, ed essendo Deucalione suo immediato figlio, debbe aver preceduto gli altri viventi, e per conseguenza a Cefalo, a Calice, a Saffo, ed a quanti altri celebri saltatori amorosi sienvi mai stati nel mondo. Notisi in oltre, che la parola Deucalion non solamente è un purissimo anagramma di Leucadion, ma non vi è, che il solo trasporto di una lettera ad un altra, che ne forma la varietà. Non nego, che bisogna essere grande amico di Deucalione per accordargli una tal preferenza sull’appoggio di somiglianti argo-