Pagina:Verri - Le avventure di Saffo e la Faoniade, Parigi, Molini, 1790.djvu/380

     A i detti, e al volto amabile
Della celeste Diva,
Un non so che in me destasi,
Che il cor rinfranca e avviva.
     Al passo irrevocabile
Già m’abbandono, e ormai....
Quando, al tremor scuotendomi,
Apro atterrita i rai.
     Le larve e i sogni fuggono
Con lei che mi consola:
Amor sen ride, ed invido
La mia speranza invola.