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viganti. La donzella dirigeva, sempre in quell’atto, la prora, rendendo anche più grata, con sì piacevole beneficio, la celeste sua bellezza, e fralle spumose onde trasse, con lieto sorriso, il legno entro il vicino seno di mare tranquillo. Gettaron l’ancore, scesero sulle arene, e Faone, non ancora quasi trovando i concetti co’ quali manifestare la interna maraviglia; Chiunque tu sia, esclamò, o Dea, o progenie de’ Numi, per certo corrisponde alla sapienza del tuo intelletto, ed alla beltà del tuo volto, la beneficenza dell’animo; poichè così ti piace di alleggerire i nostri timidi petti, dal più insuperabile di tutti gli spaventi, l’orror dell’imminente morte in vista del mare procelloso. Che potrò io dunque fare, non già in ricompensa di un beneficio incapace per la sua grandezza di rimunerazione, ma per dimostrarti almeno, che quantunque inetti a corrispondere adequatamente colle azioni, non abbiamo l’animo ingrato? Anzi, diss’ella, io te devo ricom-