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Placati, Amor: Deh placati
Onnipossente Dio:
Amo Faone: Ei gelido
Resiste all’ardor mio.
Placati, Amor: Men rigido
A me rivolgi il guardo;
Lui, che mi accende e strazia,
Punga l’aurato dardo.
Vedrai, che più bell’anime
Non mai tua destra accese:
Non mai tue leggi amabili
Da noi saranno offese.
Ambo divoti e teneri
Solo ad amarci intenti,
Celebreremo unanimi,
Gran Nume, i tuoi portenti.
De’ miei verdi anni abbomino
I folli iniqui errori:
Respira il cor già libero
Da’ scelerati ardori.
Senza rimorso, e rapida
Corro a Faone in braccio:
Non può natura offendersi
D’un innocente laccio.