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Ai loro accenti uniscasi
Della mia cetra il suono:
Saffo tra le tue suddite,
La più fedele io sono.
Fin da fanciulla accesemi
Il tuo possente ardore;
E in me, pria di conoscerti
Già si sentiva amore.
Tu ben lo sai, che tenera
Arsi di fiamme impure:
La bella Cidno, e Amitone 1
Fur mie lascive cure.
Di Telegilla e d’Attide,
Le labbra a me fur grate,
E d’altre leggiadrissime
Non senza colpa amate.
Sì, te ’l confesso: Ascondermi
Teco pretendo in vano:
D’ogni mia colpa origine
Fu il tuo poter sovrano.
Verginitate amabile, 2
Te chiamo. Ah! dove sei?
Ma in van ti cerco io misera!
Fuggisti: Io ti perdei.