Pagina:Verri - Le avventure di Saffo e la Faoniade, Parigi, Molini, 1790.djvu/316

perchè venisti con intelletto ritroso a consultare la volontà divina. Tu dei sapere adunque, che, nè Deucalione, nè Fobo, nè Cefalo perirono in queste acque, benchè vi si gettassero con salto impetuoso da quell’elevato promontorio, ma ne uscirono refrigerati, siccome da ombrosa fonte negli estivi ardori. Anzi tutte si dileguarono quelle immagini amorose, che perseguitavano la mente loro, non meno che se avessero a lunghi sorsi tracannata l’onda di Lete. Questo è quanto avvenne di loro, siccome vedrai anche inciso in amplissimi caratteri nell’istesso macigno del promontorio; e però sarà giusta e pia la speranza, che tu parimenti possa, come quelli, godere del beneficio divino che implori. Ma pure non ne puoi essere così certa, come di evento sicuro, perchè la podestà de’ Numi è libera, e le grazie loro sono precarie. Ben dirotti, che se con animo del tutto affidato alla benevolenza del Nume, ti slancierai