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Salve chiunque tu sei ministro di questo Nume pietoso, e me che ricorro a queste antiche are, dove molti hanno rasciugate le lagrime, ascolta pur benignamente: imperocchè trascorrendo per molti lidi, e in preda a i flutti perigliosi, quì vengo ad implorare la benignità del cielo e ad intendere da te qual sia la di lui volontà. Ascoltò il sacerdote gravemente quella preghiera, e sospese il rito, al quale era intento. Lunga e composta barba scendeva sul di lui petto, ed erano i canuti capelli cinti di sacro alloro. Dimmi che brami (rispose quegli con lenta voce) imperocchè quando mi rivelerai ciò che tu chiedi al Nume, io farò a te manifesto quanto egli da te richiede. Quindi fissamente guardandola soggiunse: Ed al certo essendo tu fanciulla non implori dal Nume la perizia nel vibrare i dardi, siccome i guerrieri, o la di lui feconda luce, siccome gli agricoltori, o il dono di affascinare gli animi co i concenti