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CAPITOLO VII.


La disperata risoluzione.


Faone partendo consegnò l’antecedente lettera ad un servo, perchè la porgesse ad Eutichio quando scendeva negli atrj alle ore mattutine, il quale eseguì l’imposto comando. Spiacque molto ad Eutichio la improvvisa partenza, e più la necessità di rivelarla alla fanciulla, a cui la vista improvvisa di Faone, e gli officj dell’ospite mediatore avevano già infusa nell’animo dolcissima speranza: E mentre egli così perplesso leggeva quello scritto, giunse Saffo desiderosa de’ consueti ragionamenti, e domandò di Faone. Non rispondea Eutichio, onde ella non ancora congetturando la misera cagione di quel tristo silenzio, si maravigliava di così strana inurbanità in un ospite tanto cortese;