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co’ sguardi avidamente pietosi, mentre egli era condotto dall’ospite nelle interne abitazioni. Alla fine anch’ella fu nelle sue stanze guidata dall’ancella, e da Eutichio ritornato prestamente ad aver cura di lei.

Eutichio intanto considerando questi avvenimenti si compiaceva della benignità di fortuna che avea ne’ suoi alberghi, per così straordinaria avventura, condotto Faone. Sperava indurlo alle sospirate nozze, attesa la esperimentata loro amicizia, e confidando insieme ne’ pregj distinti che adornavano la fanciulla così ingiustamente da lui trascurata. Ma egli ignorava, che la rigorosa Dea guidasse così infelice destino. Perciò i suoi officj furono diretti dalla benigna intenzione ad inarrivabil meta; onde più facilmente avrebbe un arido stelo infranta una rocca, su di cui spesso freme il turbine, anzichè le parole di Eutichio potessero penetrare nel cuore del garzone già conquistato da sembianze più fe-