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dutisi del fausto evento, siccome turbati dall’aspettazione della morte; ma poi vedendo lungi il flutto, si alzarono velocemente fuggendo l’onda che di nuovo incalzava, e giunti fuori del tratto di quella, si rivolsero al mare con fronte scolorita, e pupille ripiene di terrore contemplando la scena crudele dell’evitato pericolo. Primamente nell’animo loro la gioja della propria salvezza prevalse alla pietà dell’altrui morte; ma poichè videro infranti ne’ scoglj i laceri cadaveri, ed altri trasportati a ludibrio de’ venti, rimirandosi l’un l’altro mestamente, accrebbero colle loro lagrime le stille copiose, che giù da’ capelli e dalle vesti grondavano sul terreno: E quindi si avviarono entro terra maledicendo per sempre l’acque insidiose. Ma secondo l’instabilità de’ loro voti, poichè trovarono nella vicina città nuovo servigio in altro legno, ritornarono fra pochi giorni lietamente al mare tranquillo, e giunsero, non lungi dall’Etna,